Ago 302022
 

Bene ragazzi, siamo nel 2022 ed ho deciso di ripristinare il mio vecchio Amiga 1200. Credevo di averlo perso per sempre circa 10 anni fa, quando dopo un grosso furto subito in casa non l’ho più trovato. Ma a distanza di una decina d’anni, ecco che spunta da una scatola ben nascosta e riposta nel sottoscala. Eh già, a posteriori mi son ricordato che a causa di un guasto al monitor, pochi giorni prima del furto,  avevo deciso di fare il backup degli Hard Disk sul PC e di riporlo in un posto sicuro in attesa di momenti migliori. Sono passati anni, a riposo in un posto piuttosto umido, ma lui, o meglio lei, era li ad aspettarmi per rinascere dalle ceneri. Non era un A1200 base, aveva una scheda acceleratrice Blizzard 1260, si ho detto 1260 / 50MHz, con espansione di memoria, non saprei quanta, credo 32MB, con controller SCSI; avevo due masterizzatori, due HD da 850MB, lo scanner SCSI. Insomma, una macchina di tutto rispetto per quei tempi.

Purtroppo gli anni fermi nell’umido non gli hanno fatto un gran che bene, in particolare gli Hard Disk sono defunti, ma i dati li ho comunque tutti per cui il problema è unicamente hardware. Altro problema è che nessuno dei miei tre lettori floppy sembra leggere nulla e non ho nessun monitor in grado di agganciare il segnale a 15kHz dell’uscita video DB23.

Cominciamo: il monitor

Allora, prima cosa mi sono procurato un monitor LCD in grado di agganciare le frequenze video del mio Amiga. Temporaneamente ho usato un vecchio televisore CRT con presa scart, ma è davvero troppo ingombrante per i tempi moderni.

Se vi interessasse l’ho preso su eBay, monitor da 17″, arriva dalla Polonia,  funziona bene, il pacco è ben imballato, arriva con cavo VGA, alimentazione e persino un convertitore DB23 – VGA specifico per Amiga. Se vi interessa lo trovate al link qui sotto:

monitor 15kHz per amiga

Monitor 17″ per Amiga

Hard Disk

Dopo il monitor, anche l’hard disk ci fa notare quanto siano cambiati i tempi. Vi scrivo da un portatile che ha a bordo un SSD da 2 Terabyte, ma io dovrei sostituire i vecchi Hard Disk IDE da 850 MB….si, sembra preistoria, ma il primo hard disk per amiga aveva una capacità di 10MB, io ne avevo due da 850!. A dirla tutta un HD IDE l’ho trovato fra le mie cose, un 3.5″ da una quarantina di GigaByte. Ma mi sorgono spontanee alcune domande. Anche se lo riesco a far funzionare (in realtà si, ci sono riuscito) quanto tempo ancora potrà vivere? Nel 2022 perchè non mettere un SSD di piccolo taglio, oramai te li tirano sulla schiena….eh si, ho fatto proprio così, ho preso un HD da 240GB su Amazon con un adattatore IDE-SATA (quello da 120 costava solo pochi euro in meno per cui non conveniva). In questo modo ho anche un adattatore che mi permette di usare periferiche più moderne anche se ovviamente non potrò nemmeno lontanamente sfruttarne la massima velocità: ecco qui sotto i link se mai vi interessassero. Se te ne serve uno lo trovi qui

Ora però nasce un problema che di fatto è il motivo per cui ho deciso di scrivere questo articolo. AmigaOS per molti versi a suo tempo era avanti anni luce rispetto alle controparti MS-DOS, ma nonostante questo non poteva gestire partizioni superiori a 2GB o fino a 4 nelle ultime versioni degli anni che furono, intendendo con questa frase criptica che parlo dei sistemi sino al fallimento di mamma Commodore e non alle attuali versioni ancora in continuo sviluppo. Certo potrei dividere un HD da 240 GB in 120 partizioni da 2GB, ma  che senso ha? I più informati già sanno che con Os3.2 si possono fare partizioni da (oltre) 120GB e, anche se ancora non ve l’ho detto, l’Os 3.2 mi sta arrivando mentre vi scrivo queste righe. Potrei banalmente attendere, aggiornare il sistema e fare due partizioni da 120GB, ma chi non pensa di aggioronare le rom come fa? Potrei utilizzare la SD Card da 4GB che trovate bella che pronta in vendita con l’Os3.2 (si anche quella mi arriverà) ma una SD-Card non nasce con l’intento di sostituire un hard disk per cui le doti di durata nel tempo non sono le stesse di un SSD. Più nel dettaglio sono due le componenti importanti in questo balletto dei GB, ossia lo scsi.device ed il FileSystem ed ovviamente una diversa combinazione dei due porta a risultati differenti.

Il bello di Amiga è che c’è sempre una soluzione, anzi di soluzioni ve ne sono diverse e forse è proprio questo il problema nel fare una scelta, specie con una macchina con la quale ho perso moltaconfidenza negli anni. Ad esempio con il mio sistema potrei usare, come peraltro già facevo, la FastRom ossia copiare una rom più aggiornata in FastRam e poi dire al sistema di utilizzare quella. Il problema di questa soluzione è che non potete farlo su una macchina “liscia”, dovete avere un processore più aggiornato e maggior quantitativo di FastRAM. 

Leggendo qui e la ho notato sin da subito che il buon vecchio FFS, ossia il FileSystem di Amiga, viene pressochè da tutti sostituito con l’SFS (SmartFileSystem) che è un FileSystem free o con la controparte commerciale PFS3 (Professional File System 3), anche se forse dovrei dire che era commerciale in quanto attualmente ci sono i sorgenti su GitHub. Entrambi sono più veloci e robusti di FFS ma cercare di capire quale possa essere il migliore, dai commenti trovati in giro, è pressochè impossibile. Ora, siccome allo stato attuale sono entrambi freeware, non riuscendo a fare una scelta oggettiva su quale sia realmente migliore, ho deciso di selezionare il più aggiornato. Su Aminet l’SFS è del novembre 2007 mentre per il PFS3 c’è un porting aggiornato del 2018 ed il signore che l’ha aggiornato è un certo Toni Wilen che è il tizio che mantiene WinUAE….insomma…mica un coglione qualunque. Bon, avete capito, scegliamo PFS3. Se però non sai cos’è Aminet, questo articolo non è per te, sei arrivato qui per sbaglio, ti capisco e ti perdonerò, prometto, non mi arrabbio, se ti allontani piano piano senza fare rumore farò finta di niente, non lo dico a nessuno 😊😊😊. Dai che scherzo, Aminet è l’antenato di GitHub, era, o meglio dovrei dire è, il luogo ufficiale ove vengono raccolti tutti i software freeware / shareware per Amiga. Ricordo che era possibile usare Aminet come un “disco di rete”, per cui di fatto era possibile avere un disco virtuale al cui interno avevate migliaia e migliaia di software pronti ad essere installati e sempre aggiornati. 

Non avendo però nessun lettore floppy funzionante non posso caricare il sistema dai dischetti per cui l’unico modo di configurare l’Hard Disk è l’utilizzo di WinUAE di Windows. Potrei aspettare che mi arrivi il Gotek ma anche in questo caso non posso pensare che tutti abbiano intenzione di acquistarlo. E poi credete davvero che io abbia una più pallida idea di dove sono i floppy originali con il sistema operativo? Prima di cominciare, vi sottolineo che nell’os3.2 l’integrazione di PFS3 è già presente nel sistema per cui non dovete preoccuparvi di installarlo, vi basterà infatti partizionare il disco. A quel punto peraltro non ha nemmeno senso creare una prima partizione in FFS

Non starò qui a spiegarvi come configurareWinUAE, io tra le altre lo uso ancora con la configurazione reale del mio vecchio A1200 a cui ho fatto le debite modifiche per adattarsi al meglio all’emulatore. Quindi vediamo come ho proceduto.

La prima cosa da fare è sicuramente partizionare l’hard disk. Attenzione che per connettere un HD fisico a WinUAE occorre lanciare l’emulatore con i diritti di amministratore, altimenti vi nega l’accesso. Detto questo nella sezione Hard-Drives non dovete far altro che andare su “Add Hard Drive” e selezionare quello corretto…..magari non quello con il sistema operativo del vostro PC visto che andrete a cancellarne tutto il contenuto! Come hai detto? Non sai come collegare l’har disk al PC?

Io uso un adattatore USB come questo, uno smanettone che si rispetti non può non avere questo tipo di accessori in casa perchè è utile per mille scopi. No, dai, quel che hai pensato è poco etico, non posso appoggiarti pubblicamente, non devi usarlo per crakkare le password dei dischi altrui. Non si fa !

Ok, dicevo, prima di essere interrotto. Lo scopo del lavoro è creare una piccola partizione per il Workbench, fino ad un massimo di 2GB e formattata in FFS. In questo modo qualunque Amiga abbiate sarà in grado di leggere la partizione di boot e durante l’avvio del sistema, tramite l’istruzione setpatch potrete aggiornare il sistema affinchè sia in grado di leggere anche le partizioni più grandi. Dovrebbe essere la via più semplice ed economica. Se il vostro lettore floppy funziona potete fare tutto dall’Amiga, ma io purtoppo devo ricorrere a WinUAE. In realtà questo metodo ha pure dei vantaggi, ad esempio non devo scervellarmi per cercare di connettere l’Amiga ad internet per scaricare il software, infatti ai miei tempi usavo un modem 56k, ma al giorno d’oggi sapete cosa me ne faccio di quel modem? Quindi da PC scarico e metto i file già scompattati (con 7-zip che legge anche gli lha) nelle directory del pc che uso come partizioni per l’Amiga virtuale. In questo modo potete procedere e scaricare PFS3 da Aminet.

Ma torniamo a noi. Ovviamente per partizionare l’HD andate su tools ed utilizzate HD Toolbox. Non dimenticarvi di spuntare la casellina “Avviabile” sulla prima partizione:

Ok, dovrebbe essere tutto molto semplice, prima partizione piccolina e avviabile, le altre fatele come vi pare, magari se non superate i 120GB è meglio perchè da qualche parte avevo letto che certe versioni di qualcosa, non so, filesystem o scsi.device, arrivano a partizioni di 124GB quindi 120 è una misura di sicurezza….e poi che cavolo ve ne fate di 120GB su un Amiga? Tanto i film porno continuate a guardarli sul PC, dai che lo so perchè comprate HD sempre più grandi.

Nell’archivio ci sono solo due files, quasi identici, pfs3aio e pfs3aio-custom, quest’ultimo dedicato a controller con ROM difettose che creano problemi non meglio specificati, per cui provatelo solo se con l’altro avete problemi. Quindi, se non siamo proprio sfigati, prendiamo il primo file e lo mettiamo nella directory L di sistema. A questo punto rientrando nell’HD Toolbox, selezioniamo una delle partizioni che abbiamo fatto e premiamo, in basso a destra, il pulsante “Aggiungi / Rimuovi”. Si apre una schermata in cui possiamo selezionare “Aggiungi File System”; ci si apre un request che punta alla directory L e che ci chiede quale file system usare. Ovviamente selezioniamo pfs3aio:

Chiudete la schermata ed ora premete il tasto subito sopra a prima “Cambia…”. Ora potete modificare il FileSystem. Nel mio caso la voce corretta è CFS\00 anche se ho notato che in vecchi tutorial era differente, probabilmente dipende dal fatto che è una versione modificata. Comunque sia date l’OK e non vi resta che la formattazione.

Piuttosto semplice non trovate? Ora basta formattare con il tool format che trovate in System selezionate “Veloce” se non volete stare sul PC tutto il giorno, e in pochi secondi il disco è pronto. Si noti che la voce FFS è disabilitata. Tra le cose ho notato che con Os3.2 non vi farebbe la formattazione completa, vi avvisa che la partizione è troppo grande e che fovete selezionare la casella “veloce”….a questo punto perchè non lo fa direttamente?

Bene: ora ho due partizioni pronte, una piccolina in FFS per il Workbench ed una in cui ho tutti i vari software. Non mi resta che copiare il contenuto degli HD originali e vedere se funziona. Io per farlo uso banalmente una riga di comando Shell, ad esempio:

copy from Workbench: to Workbench2022: all clone

Ho usato un noe differente per il “nuovo” Workbench solo per non confonderli, ma con Amiga non ci sono problemi a dargli lo stesso nome. Potete anche decidere di cambiare nome dopo aver finito di copiare tutti i files o in alternative dovrete modificare la startup-sequence. Se non sapete di cosa parlo chiedete nei commenti, magari facciamo qualche altro articolo in merito. Bene, ho una partizione da 2GB in FFS ed una da 40 in PFS3. Funzionerà nell’A1200 reale?

Non lo so, non ne ho idea. Beh, che risposta del … beep … Ma cerco di spiegarmi meglio. Il disco si avviava, quindi si, lo riconosceva di sicuro, ma poi una volta caricato il Workbench arrivavo ad una schermata nera. Quasi certamente dipende dai drivers ed il modo video selezionato. Ai tempi avevo fato tutto un modding delle modalità video per sfruttare il monitor che avevo e penso che qui stia il problema. Ho cercato in tutti i modi di modificare la modalità video da WinUAE ma purtoppo non ci sono riuscito e per questo motivo non sono in grado di dire se le partizioni “maggiorate” erano visibili.  Dall’emulatore funzionava tutto, ma sula macchina reale perdevo il segnale video durante il caricamento del Workbench. Tra le altre il mio vecchio amiga aveva un Kickstart 40.68, Workbench 39.29 e scsi.device 40.12 ma l’emulatore UAE era aggiornato con Kikstart 45.57, Workbench 45.3 e scsi.device 43.43, cosa che certo non aiuta a chiarire l’origine dei problemi.

Però c’è anche una seconda verità, infatti credo di avere qualche guasto nell’hardware, l’Amiga si accende, ma non fuziona al 100%. Ad esempio anche usando il Goteck di cui vi accennavo e che nel frattempo mi è arrivato, non c’è un solo disco che riesca a completare il caricamento. Alcuni vanno avanti parecchio, altri si piantano precocemente. Anche l’hard disk a volte parte, altre no. E’ per questo che ho aggiornato al 3.2, quindi ho sostituito le rom ed ho installato il sistema usando il CD con la licenza che ho comperato. Mi serviva un sistema funzionante con certezza ed era l’unico modo.

Comunque sia prima di riformattare il sistema, anche con Os3.2 ottenevo il medesimo risultato (schermo in gran parte nero con delle aree grigiastre in alto a sinistra) quindi sono fiducioso che l’hard disk stesse funzionando come previsto. Purtoppo una volta formattato l’HD con Os3.2 non posso usarlo nel sistema 3.0 in quanto non è compatibile con esso per cui mi tocca lasciare qualche piccolo dubbio sull’esito dell’intera procedura. Spero comunque che questo articolo vi sia stato d’aiuto

Vi allego qui sotto il video in cui parlo del ritrovamento del mio Amiga ed i primi passi per ripristinarne il funzionamento e dove potete lasciare  eventuali commenti (meglio che sul blog perchè da qui non mi arrivano le notifiche).